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Locanda Cocintum su Trip Advisor    

Percorsi enogastronomici dell'Associazione "Jonici"

 

I percorsi enogastronomici di degustazione organizzati dall’associazione “Jonici” hanno fatto tappa domenica 8 novembre 2009 alla Locanda Cocintum. L’evento organizzato dall’associazione di giornalisti guidata da Massimo Tigani Sava, in collaborazione con Antonietta Santacroce, direttore artistico del Festival d'Autunno svoltosi all’Auditorium Casalinuovo di Catanzaro, è stato la prosecuzione ideale del palcoscenico dove la sera prima Ambrogio Sparagna, con l’Orchestra Pizzicata, ha portato in scena al ritmo di organetti e tamburi a cornice la musica popolare e la storia dell’intero Sud Italia. Il percorso enogastronomico guidato svoltosi nel suggestivo tratto di costa jonica, alle spalle del Faro di Punta Stilo, a pochi passi dal Parco archeologico dell’antica Kaulon e dell’Antiquarium, intitolato “Rito del porco, arte del casaro e antichi vitigni autoctoni”, ha posto al centro dell’attenzione l’antica sapienza contadina calabrese e la passione artigiana. Due componenti essenziali dell’autentico “Magna Grecia Life Style”, grazie alle quali ancora oggi si ottengono eccellenti salumi dalla lavorazione di maiali allevati allo stato semibrado, ottimi pecorini derivanti da latte purissimo e dalla cura del bestiame scrupolosa e sapiente e da cui nascono creazioni artigianali uniche, realizzate senza calchi, affondando le mani nella storia e plasmandola con l’argilla.

La degustazione guidata ha proposto: ricotta del “Caseificio Dedoni” di Squillace (Cz) con miele di zagara dell’azienda “Calabria Produce” di Amaroni (Cz) e con marmellata di clementine bio dell’azienda agricola “A Lanterna” di Monasterace (Rc); mozzarelle e stracchino di bufala dell’azienda agricola “Salazar” di Soveria Simeri (Cz); cicoria selvatica dell’azienda “Fattoria Patriarcale Biologica Talarico” di Catanzaro; salumi tipici della tradizione calabrese (soppressata e salsiccia; capicollo e lonza, vuffhiulu, pancetta arrotolata, pancetta tesa) realizzati nel territorio del Reventino (Cz); olive verdi e nere infornate, sottosale e alla monacale della “Fattoria Biologica Patriarcale Talarico” di Catanzaro; pizza di pane di Guardavalle con prim’olio locale; pecorino semi stagionato della “Fattoria Patriarcale Biologica Talarico” di Catanzaro e pecorino stagionato del “Caseificio Dedoni” di Squillace (Cz) con miele di castagno dell’ “Apicoltura Fragiacomo” di Lamezia Terme (Cz); clementine dell’azienda agricola “A Lanterna” di Monasterace (Rc); Yogurt di bufala dell’azienda agricola “Salazar” di Soveria Simeri (Cz) e varietà di marmellate da meditazione dello “Zio Ferro” dai frutti dell’azienda agricola “A Lanterna” di Monasterace (Rc) con biscotti secchi; caldarroste. Ad accompagnare la degustazione il vino dell’azienda vitivinicola “Du Cropio” di Cirò Marina (Kr).

Eugenio Mosca, membro della società che gestisce la Locanda Cocintum ha spiegato infine il senso dell’iniziativa proposta: “Dare spazio alle situazioni in cui la Calabria migliore, fatta di sapori, maestranze, tradizioni si presenta, è un modo per interpretare la mission principale che questa Locanda ha voluto darsi sul nascere: valorizzare questa terra, dall’archeologia alle colture, dal vino all’olio, dal mare alla terra, per costruire occasioni di turismo d’eccellenza e riempire di contenuti unici e assolutamente originali il soggiorno dei turisti che sceglieranno la Calabria per le loro vacanze. Solo così le eccellenze che pullulano nella nostra regione potranno trovare la strada per emergere agli occhi di un pubblico locale, e non solo, esigente e attento”.